sabato 29 novembre 2014

In partenza di nuovo...

Questa mia assenza dal mondo dei blogger sarà più lunga... domani mattina parto... fino all'8 sarò in fiera a Rho! Il giorno tanto atteso e tanto "temuto" è quasi arrivato... non so perchè mi stanno prendendo mille paranoie... un po' la mia ex collega, con cui ho pranzato ieri... tengo a precisare che non mi vestirò completamente di nero come farà lei... che starà su tre giorni... io 9! Questa volta non ho problemi di peso della valigia, tranne che del peso che voglio trascinarmi io dietro o meno... quindi niente valigia aragosta... ma si va direttamente sul verde pisello! ;)
Quasi pronta.... mancano le ultimi, inevitabili cose, che metterò domattina...spazzolino, dentifricio, spazzola... devo ancora tirare fuori il piumino, non sono psicologicamente preparata a temperature più fredde di qui...
Ripasserò per la terza volta in tre mesi dalla stazione di Bologna... è stata stazione di cambio nei miei ultimi tre spostamenti... Venezia, Berlino e adesso Milano... dovrò però tornare a visitarla con calma questa città... che francamente non riesce ad attrarmi, non so perchè... e sì che ci sono stata diverse volte... sfrutterò il fatto che una delle mie più care amiche fa un dottorato qui, così la girerò un po', facendomi ospitare da lei!
La smetto di tergiversare... mi finisco di preparare e poi... vado a farmi mordicchiare un po' da quella sdentata della figlia dei miei amici! Stasera serata tranquilla, visto che stanotte ho dormito 4 ore circa... e il classico vecchio detto: "la sera leoni, la mattina coglioni!" si può ben applicare! Ma sono stata anche in grado di seguire una visita guidata! (ah, le cose che faccio io il sabato mattina! però c'erano anche altre 48 persone... e vi dirò... anche qualche ragazzo giovane che contribuiva ad abbassare l'età media!!!)
Ci risentiamo il 9 dicembre... a meno che non imparo a usare blogger dal cellulare... e magari scrivo qualche mini post dalla fiera!
à bientot!!!

giovedì 27 novembre 2014

Wish I was here

Il ragionamento che fanno le case discografiche spesso lo trovo alquanto discutibile. Fanno arrivare in Italia pellicole che altro non sono che delle emerite schifezze e non c'è un solo cinema in terra nostrana che abbia proiettato "Wish I was here"!


Trattasi del secondo film diretto dal mio adorato Zach Braff, dopo l'ottimo esordio di "La mia vita a Garden State"; per girare questa pellicola Braff si è servito della piattaforma Kickstarter per raccogliere fondi... e ciò gli ha attirato addosso diverse critiche, in quanto, comunque sia, attore famoso e conosciuto.
Tralasciando le polemiche che lo hanno accompagnato, mi sono caricata di pazienza e, dopo aver provato a vederlo in streaming (ma ho sempre seri problemi io con lo streaming perchè mi si blocca in continuazione), sono riuscita a reperirlo (indovinate come!?!? ;) ) e a guardarlo in inglese con i sottotitoli in italiano, almeno ho ripreso ad ascoltare qualcosa in lingua! 
Io non sono mai stata brava nel fare i riassunti, per cui, per dirvi davvero in 4 parole di che parla questo film, mi affido a wikipedia:
Aidan Bloom, padre di una famiglia ebrea, è un attore in cerca di lavoro in difficoltà in una situazione complicata in cui la madre viene a mancare, il padre è malato terminale e il fratello si presenta solo per necessità.
Non potendosi più permettere la scuola ebrea, finanziata fino ad allora dal padre, Aidan è costretto a mandare i figli in una scuola pubblica e tra i problemi causati dalla loro situazione finanziaria, sta provando a trovare lo scopo della propria vita all'età di 35 anni.
Diciamo che semplifica molto la trama del film, ma io avrei scritto molto di più! Molto bella è la colonna sonora utilizzata, così come sono godibili i due contributi dati da Donald Faison (il Turk di Scrubs) e Jim Parsons (Sheldon Cooper di The Big Bang Theory). 

Insomma... questo film mi è piaciuto e me lo sono goduta, mi spiace solo che non l'abbia potuto fare al cinema... avrò risparmiato i 5 euro del biglietto! A dir la verità non c'è nemmeno granchè che mi invogli ad andare al cinema.... forse Interstellar, ma non so se sono più in grado di reggere 3 ore di film!!! 
E intanto... inizio a fare il countdown per Milano... domenica mattina... si parte! 
Inizio a riempire la valigia... mica si riempe magicamente da sola! (magari!)
A presto! 


lunedì 24 novembre 2014

"Sei una persona che dimostra il bene con le calorie"

Questo è ciò che mi ha detto una mia amica ieri sera... dopo 3 giorni che non ci vedevamo causa sua partecipazione a un seminario di lavoro, ieri abbiamo avuto modo di rivederci e di sorseggiare una tazza di tè insieme, manco fossimo inglesi! Non mi sono però presentata a mani vuote, ma con un piccolo cadeaux... un po' del dolce che avevo fatto l'altro giorno, perchè so quanto le piace!
Ha quindi esclamato quello che ho messo nel titolo... ed effettivamente è vero, perchè difficilmente mi sbraccerò e andrò a salutare qualcuno con gesti eclatanti... sono un po' fredda, non sono tanto una da contatto fisico... però mi piace prendermi cura in altre maniere dei miei amici o dei miei colleghi, e mettermi in cucina è una delle cose che mi rilassa maggiormente!
Ovviamente quello che mi rilassa maggiormente è preparare cose che non sono propriamente light.... vi dico solo che nell'ultima settimana ho impastato la pizza (8 ore di lievitazione... qui non si scherza! Ancora niente lievito madre, ma tanto prima o poi ci arriverò!), una focaccia a impasto molle... e questo plumcake!

(Ovviamente la foto doveva caricarsi dritta e non così... pazienza!)
La ricetta di questo plumcake l'ho inventata io... non è niente di trascendentale... un giorno volevo preparare un dolce con la ricotta... avevo già fatto sciogliere i 70 grammi di burro.... vado ad aprire la ricotta... era rovinata e non utilizzabile... consultando un po' di ricette in giro per la rete, ne ho messa insieme una che secondo me poteva andare, con ingredienti che in casa ho sempre!
Segnate quindi, se lo volete rifare!
Ingredienti per uno stampo lungo 25 cm:
2 uova
1 vasetto di yogurt da 125 grammi (gusto a piacere.... bianco, vaniglia, cocco, caffè... quello che più vi piace!)
100 grammi di zucchero
250 grammi di farina
70 grammi di burro fuso
1 bustina di lievito 
50 grammi circa di latte (io scremato.... da qualche parte vediamo di limitare  le calorie!)
aroma a piacere (vanillina, buccia di arancia o limone, aromi vari)
per decorare zucchero in granella o noccioline o gocce di cioccolato o anche marmellata/nutella

Procedimento
Far fondere il burro e farlo raffreddare. In una ciotola sbattere le uova con lo zucchero, aggiungere il burro fuso ormai freddo, lo yogurt, la farina setacciata, l'aroma, la bustina di lievito e il latte (lo metto alla fine a seconda di quanto l'impasto risulta duro... può variare la quantità di  latte). 
Volendo, mischiare nell'impasto gocce di cioccolata o pezzetti di cioccolato (io avevo una tavoletta che ho triturato). Rivestire lo stampo con la carta forno, versarci il composto (volendo sopra si può decorare con lo zucchero in granella o la granella di nocciole o le codette arcobaleno... quello che più vi aggrada!). A piacere, si possono mettere anche delle cucchiaiate di marmellata o di Nutella (una variante molto buona è stata quando ho messo la marmellata di arance e l'aroma di arancia).
Cuocere in forno statico a 180° per 25-30 minuti (dipende dal forno).
Buon appetito! 

(Poi, dopo mangiato, una passeggiatina per smaltire il tutto ci sta!! Questa settimana ho fatto un sacco di chilometri a piedi... ma la bilancia mi punisce in continuazione, sigh!) 


venerdì 21 novembre 2014

Consigli di lettura blogghereccia cercansi...

L'ultima è stata la Princess. Per motivi suoi comprensibilissimi, ha deciso di chiudere il suo blog. Rispetto la sua decisione e le ho già comunicato che, perlomeno via mail, continuerò a sentirla!
Altri blogger che seguivo, in passato, hanno preso questa decisione. Ieri, in un impeto di pulizie, ho cominciato a scorrere una serie di blog che seguivo in passato e che avevo messo tra i preferiti (bloglovin questo sconosciuto). Ne ho cancellati diversi, in quanto fermi ormai al 2013 o proprio non più attivi, quindi spariti dalla blogsfera. 
Ho però bisogno di leggere... sto spulciando tra le vostre bacheche, i vostri amici... ma suggeritemi qualche nome pure voi!!! 
Belle scoperte le ho fatte anche da sola... adesso mi affido a voi amici blogger!!!
Voglio storie di vita vera, un po' di cucina non mi dispiace, idem i viaggi... italiano corretto ben gradito!!! ;)
Sono pretenziosa eh!??! ;) 

martedì 18 novembre 2014

Il trash ha dei confini che uno non si immagina mai

Una tizia a caso, la sottoscritta, ha un'amica. Quest'amica studia, tra le altre cose, come si scrive una serie televisiva. La suddetta amica si è fatta maratone su maratone di Desperate Housewives, Il trono di spade, Le tre rose di Eva, House of cards... insomma... ha esplorato un po' tutti i generi possibili immaginabili... prima, nel mio gruppo di amici, ero io quella che non si perdeva una puntata di un episodio dell'ultima serie uscita in America... roba che il lunedì usciva e io aspettavo impazientemente il martedì sera per guardarmi la versione sottotitolata! Adesso ho purtroppo perso questa mia passione... mi rifarò!
La suddetta amica, però, ha fatto sì che io mi avvicinassi a una serie trasmessa su youtube... la suddetta serie si chiama "The Lady", la regia è a cura di Lory del Santo. Vi basta ciò per iniziare a immaginare il livello di trash, roba che gli abitanti del Colorado così ben descritti da Giupy sono dei morigerati autoctoni!
Ma invece non basta perchè, nell'elenco degli interpreti, figurano nomi tipo Costantino Vitagliano e Natalia Bush. I relitti della televisione italiana. Praticamente  quelli che non si cagava più nessuno e che costavano poco. Tra l'altro Costantino è pure invecchiato male.
Ovviamente, per attirare audience, sebbene su youtube, bisogna metterci un po' di corpi seminudi, pettorali guizzanti, pseudoattrici in baby doll. Che poi viene sempre da dire: "ma uno, com'è una donna quando va a dormire, la vede?" Non si è mai così perfettamente truccate, la mise indossata è spesso un pigiama con svariati rappresentanti del mondo animale o Disney... io conto mucche, asini, cani, gatti sui miei pigiami.... almeno ho bandito i fiorellini!
A un certo momento poi questi tizi aprono pure bocca. Se prendevano un passante, le varie battute erano recitate in maniera migliore. Sguardi diretti in camera da pseudo bel tenebroso, accenti non meglio identificati che però accentuano l'essere "grezzi" di certi individui, la protagonista, The Lady appunto, che si lancia in profonde riflessioni sul suo essere sola, guardando un non meglio identificato orizzonte.
Se volete diventare dipendenti pure voi di questa web-serie, non avete che da collegarvi... poi però non dite che non l'avevo detto!!! ;) Non vi ruberà i 7 minuti che mi aveva promesso la mia amica, ma qualcosina in più...


giovedì 13 novembre 2014

Berlino - parte seconda

Vi pareva che non continuavo con la descrizione di Berlino eh? Ho deciso che oggi mi concentro sui musei!
Prima di partire, girovagando un po' sui siti turistici tedeschi, ho appreso dell'esistenza della Berlinwelcomecard... Pagando un tot, che varia a seconda dei giorni per cui la si vuole far valere, si ha diritto a uno sconto (e non si entra gratis! non è un carnet!) per l'ingresso a un determinato numero di musei. Visto il fatto "siamo guide turistiche, abbiamo il cartellino dietro, proviamoci ad entrare gratis", io e la mia amica non abbiamo nemmeno preso in considerazione questa ipotesi... anche perchè i maggiori musei erano esclusi da ciò!
Non so nemmeno quanti siano i musei berlinesi... un bel po'! Sono soprattutto grandissimi... ma non li potevano fare un po' più piccoli e con dei prezzi di accesso inferiori?
Alla fine io ne ho visitati 6... in 6 giorni... una media di un museo al giorno! Ci sta! In realtà 4 li abbiamo fatti in due giorni, per cui... non siamo state sempre chiuse dentro insomma!
Iniziamo subito!
A Berlino c'è una bellissima zona chiamata "Isola dei Musei" che ospita i 5 maggiori musei... è anche patrimonio dell'Unesco... di questa zona abbiamo visto:
1 - Il Pergamon, anche se l'ara di Pergamo è in restauro e ritornerà ad essere visibile solo nel 2019; im compenso la Porta del Mercato di Mileto e la Porta Babilonese di Ishtar sono fantastiche...
Porta di Ishtar

Porta del mercato di Mileto
2 - Il Neues Museum ospita, tra le altre, una bellissima sezione egizia, compreso il busto di Nefertiti, che ovviamente è vietato fotografare! (infatti la foto l'ho presa in giro per il web)

Oltre a questo, si possono ammirare un'infinità di reperti egizi... e anche una parte relativa all'archeologo che ha scoperto le rovine di Troia... con tanto di controversa foto in cui sua moglie compare con alcuni dei gioielli ritrovati tra le suddette rovine!
Gli altri 3 musei dell'isola abbiamo deciso di non visitarli... anche perchè... per farne due... ci abbiamo impiegato 5 ore, sfruttando il fatto che il secondo rimaneva aperto fino alle 20... non capisco proprio come sia possibile fare il tour di tutti e 5 i musei in un giorno solo, usufruendo così del biglietto complessivo (che mi sembra venga sui 30 euro... i biglietti di ingresso di questi due musei stanno sugli 8-10 euro l'uno).

3 - Museo della DDR: questo lo consiglio davvero, soprattutto per conoscere un po' della storia recente della Germania... e capire come si viveva nella Berlino est! Ci sono tutti gli oggetti che si usavano all'epoca, si vede come tutto fosse precostituito dal governo... le case, l'abbigliamento, i mezzi di trasporto... è un sacco interattivo, sembra quasi di stare all'Ikea... sapete no, quando vi divertite ad aprire tutti i cassetti e gli sportelli dei mobili? Qui uguale! Anzi... si può anche salire a bordo della Trabant! Diciamo che è molto esperienziale come museo!!! Di sicuro non ci si annoia!!! 

Gli oggetti usati nelle scuole
4 - Gemaldgalerie: museo in cui sono racchiuse preziosissimi quadri (ma non solo), di una vastità di pittori italiani ed europei.... giusto per citarne qualcuno dei nostri... Raffaello, Caravaggio, Tiziano...
Purtroppo siamo entrate un pochino tardi (tipo verso le 16... il museo chiudeva alle 18)... ci siamo attardate su un sacco di opere iniziali... mentre i più pregevoli, per me, sono rimasti alla fine... e le inflessibili custodi alle 17.50 ci hanno vietato di visitare determinate sale... peccato... 
Caravaggio - Amor Victorius
5 - Memoriale degli ebrei assassinati d'Europa: questo museo si trova nei pressi della porta di Brandeburgo e vicino all'ambasciata americana; sopra c'è tutto il labirinto di blocchi di cemento che stanno a rappresentare gli ebrei assassinati, mentre, sotto il livello del suolo, c'è questo museo; ci sono solo foto messe in grandi schermi che raffigurano copie di documenti d'epoca, pagine salvatesi dalla distruzione non si sa come, in cui le persone chiedevano di far pervenire notizie di sè ai propri congiunti, oppure la ricostruzione delle vicissitudini di alcune famiglie ebree di stati come la Lituania (questa è una cosa che mi manca... ho letto solo un libro in merito a ciò)...  Ci sono poi numeri... le stime di quelli che sono morti, di quelli che si sono salvati, si possono ascoltare le testimonianze rese dai sopravvissuti alla fine della guerra... Delle vicende legate all'Italia praticamente non c'è traccia, tranne per la frase di Primo Levi che accoglie i visitatori all'ingresso e che ho fotografato:

Il memoriale con la torre della televisione sullo sfondo... è onnipresente!
Sicuramente toccante questo museo, ma forse mi aspettavo di più... mi aspettavo di vedere qualche oggetto, non solo fotografie o riproduzioni di audio o video!

6 - Museo Ebraico: lascio per ultimo il museo che forse mi ha toccata di più, quello ebraico... si racconta tutta la storia del popolo ebraico in Germania da più di mille anni fa a oggi... è ricchissimo di reperti... dal punto di vista architettonico è eccezionale, una struttura contemporanea che sta a rappresentare una stella di David spezzettata... La torre dell'Olocausto e il giardino dell'Esilio stanno a illustrare il vuoto, ovvero la mancanza di visibilità della storia ebraica... 
Non mancano poi gli oggetti di uso odierno all'interno delle famiglie ebraiche osservanti... come le kippah decorate con i personaggi più amati dai ragazzi (Batman, Superman, ma anche... Friends!) o i distributori di orsetti gommosi che rispettano rigorosamente i dettami della tradizione kosher!
Il giardino dell'esilio

La torre dell'Olocausto

La kippah con Superman

Il distributore di orsetti gommosi kosher
Che dire... di cose da vedere ce ne sono tantissime... sul sito ufficiale si parla di 170 musei... impossibile vederli tutti... ma almeno una (piccolissima) parte siamo riuscite a farla!! In quasi tutti i musei abbiamo preso le audioguide, in genere sono comprese nel biglietto... davvero ben fatte... però come riflettevamo io e la mia amica... ok, le audioguide... ma quanto è più bello quando hai qualcuno di fisico che ti spiega l'opera e ti trasmette l'amore e la passione per quello che ti sta illustrando? Impareggiabile! (sì, sto portando acqua al mio mulino!)
A presto!!!



..

Ho dormito poco e male stanotte. Sarà che le ultime pagine che chiudo prima di andare a dormire sono di un libro abbastanza pesante (La notte, di Elie Wiesel), ma non appena l'ho visto in biblioteca non ho potuto fare a meno di prenderlo... era nel mio elenco "libri da leggere" da fine gennaio... sarà che ero un po' in pensiero per la giornata che mi si prospettava oggi... fare una sostituzione in un ufficio in cui in passato sono già stata... ma che, dai racconti dei colleghi, adesso sembrava aver preso una piega diversa, con uno che la settimana scorsa mi diceva: "te non puoi capire la situazione quaggiù, non è come su da voi, è molto delicata" con un tono di voce dall'oltretomba quasi... Quindi tanto tranquilla stamattina non sono partita...
E invece... io oggi sono stata benissimo! La collega è sì pesante e ripetitiva, mi dice le cose non si sa quante volte... ma abbiamo passato la mattinata e il pomeriggio ad aggiornare i social network dell'ufficio! Non le pareva vero che sapessi usare Instagram o Twitter! E' stata anche molto gentile, voleva lasciarmi il suo Ipad per andare a fare le foto in giro e postarle poi anche se lei non c'era... Non me la sono sentita... io, fossi stata lei, non c'avrei pensato manco per sbaglio a lasciarlo in mano a qualcun'altro! Ma domani... domani mi divertirò a prenderlo in prestito per un'oretta e poi riportarglielo!!! Ne sono rimasta totalmente affascinata... non credevo davvero... e sì che a una mia amica l'abbiamo regalato l'anno scorso per la laurea e sono stata un'ora al negozio a valutare tra quello e un Samsung... rientra proprio nella perfetta tipologia del "giocattolino costoso" che davvero mi prenderei... poi rientro in me... e capisco che in realtà non lo userei chissà quanto!
Mai dire mai però...
A presto!

lunedì 10 novembre 2014

Berlino, 25 anni dopo

Fare questo post su Berlino oggi, a 25 anni dalla caduta del muro, è forse scontato... ma è anche l'unico momento che ho libero per farlo!
25 anni fa ero troppo piccola per ricordarmi qualcosa di questo evento che ha davvero cambiato la storia... e la storia, purtroppo, fino a quel punto, nei programmi scolastici, non ci arriva mai o quasi... Mi è quindi servito farmi questa full immersion dal vivo in una delle pagine più controverse che siano mai state scritte nel destino di un popolo...
I frammenti di muro in giro per Berlino si trovano in tanti posti, in tratti più o meno lunghi... si va dal singolo "blocco" che sarà largo un metro, a intere lunghezze che costeggiano giardini o tratti della città... dove non c'è il muro, però, c'è un tratto sul marciapiede o sulla strada che lo ricorda:


Sul marciapiede
Un tratto trasformato in un'opera d'arte
Qui un lungo tratto di muro ancora in piedi


Alcuni tratti sono stati trasportati in un luogo che non era quello originario... in questo caso mi riferisco a quello portato in un centro commerciale a Potsdamer Platz in cui era stata allestita una mostra.


 In Bernauer Strasse abbiamo potuto vedere il Sacrario del muro di Berlino... usciti dalla metro si inizia a vedere una lunga fila di sbarre di ferro, poste a ricordare il luogo in cui originariamente c'erano mattoni e calcestruzzo a dividere gli abitanti... dall'oggi al domani non si poteva più andare da una parte all'altra della strada, intere famiglie divise per anni... e, sui pannelli espositivi presenti, abbiamo letto di tanti tentativi fatti per scappare da est a ovest... persone che, avvalendosi di speciali lasciapassare, trasportavano nei bauli delle macchine tanti disperati.... gente che scavava tunnel, altri che si gettavano dalle finestre... mi ha colpito tantissimo la storia di una ragazza, incinta al nono mese di gravidanza... lei, con il marito e una figlia di pochi anni, riesce comunque a saltare dal secondo piano di una delle case che avevano il muro proprio a ridosso... e due giorni dopo, nella parte ovest, ha partorito... vorrei ribadire il concetto di "nono mese" e "secondo piano"! A molti è andata bene, molti altri invece sono morti nei loro tentativi... Anche qui i numeri sono incerti... stime ufficiali parlano di 130 vittime, quelle ufficiose le fanno salire a 200 circa... 

 
Da uno spiraglio tra due lastre si intravede quello che c'è di fronte... ancora muro... e una torretta di osservazione!

 
In una delle case di Bernauer Strasse campeggia la foto di un soldato di frontiera che corre e sembra quasi volare... Conrad Schumann il suo nome, il primo a fuggire.. in un attimo di disattenzione dei suoi commilitoni, prende e scappa... sono proprio quei primi giorni dell'agosto 1961 in cui il muro è appena stato eretto... Questa sua fuga avrà poi gravi conseguenze sulla sua persona, perchè cadrà più e più volte nell'alcolismo e nella depressione... fino ad arrivare al suicidio nel 1998...


Sempre lì, è possibile salire, gratuitamente, fino alla terrazza del centro di documentazione... e avere quindi una visione dall'alto... perchè si è ritenuti a pensare che di muro ce ne fosse solo uno... in realtà erano due, in mezzo c'era una sorta di terra di nessuno... e poi guardie posizionate sulle torrette... 

A Checkpoint Charlie, oggi luogo prettamente turistico, in cui ci si avvicina al pseudo posto di blocco presieduto da due militari americani (in realtà non sono veri graduati), rimane la ricostruzione di com'era questo punto in cui si passava dall'Ovest all'Est... e la memoria è ben preservata dalla presenza di diversi musei... tra cui una galleria di foto che documenta tutte le fasi di vita del muro, dalla sua costruzione fino al suo crollo.
Checkpoint Charlie


Chi stava nella parte est di Berlino aveva tutto, un lavoro, una casa, servizi per i bambini... la vita quotidiana è ben documentata nel museo della DDR, che comprende pure una Trabant, l'auto che venne prodotta per il popolo tedesco dell'Est, economica (mio padre, al mio ritorno, mi ha chiesto se avessi visto la macchina fatta di cartone... cosa? ho appreso poi che la carrozzeria era un miscuglio di lana e cotone pressati e trattati con resine, fino a formare il Duroplast) e virtualmente eterna (soprattutto per quel che riguarda la carrozzeria). Nel museo, quindi, la vita quotidiana è ben rappresentata in tutti i suoi aspetti: mezzi di trasporto, abbigliamento, lavoro, scuola, vacanze, interrogatori con la Stasi, prigioni, nudismo... insomma... sulla carta era il paese di Bengodi... se non fosse per il piccolo particolare della mancanza di libertà! 
Come sono tornata a casa non ho fatto altro che leggere le storie degli abitanti, di chi ce l'aveva fatta e di chi no (gli ultimi tentativi di evasione proprio pochi giorni prima dell'abbattimento), dei risvolti che ha avuto tutto ciò sulla storia della Germania in primis e dell'Europa poi... Ma quello che mi è rimasto più fisso è stato considerare che c'è gente della mia età che è nata in questo mondo... certo, a cinque anni non hai la percezione di quello che significa la libertà... ma se questo muro non fosse mai caduto... ci sarebbero stati altri trentenni che avrebbero lottato per andarsene, che avrebbero scavato tunnel o si sarebbero nascosti nei bagagliai di quelle poche macchine che potevano circolare tra le due parti... 
Un percorso davvero da fare... io e la mia amica, a fine giornata, eravamo anche abbastanza silenziose e forse un po' sgomente... però non si poteva andare a Berlino e non documentarsi su tutto quello che la città ha passato davvero pochi anni fa!
Per approfondire un po' consiglio di collegarsi qui! E' in italiano, niente paura!
A presto... e tranquilli... sarà più leggero il prossimo post! (non rileggo cosa ho scritto, il sonno mi chiama... spero bene!!) 




lunedì 3 novembre 2014

Amsterdam - Colpa delle stelle

La gentilissima Dafne, cui ringrazio per l'infinita pazienza, mi ha inviato un articolo in cui racconta la sua esperienza ad Amsterdam... forse potrei prendere in considerazione l'idea di non programmare le prossime vacanze in posti che iniziano con la B, come dicevo all'aeroporto di Tegel... ma magari mi faccio tutto l'alfabeto, iniziando dalla "A" di Amsterdam! (Ancona non vale come città da vacanza con la A, ci vado una volta a settimana!!!!)
Ecco il suo articolo... Buona lettura!



Hazel Grace è una sedicenne di Indianapolis con un vero miracolo alle spalle.Malata da anni di cancro ai polmoni, grazie a un farmaco sperimentalesembrafar regredire la malattia.
Purtroppo, a causa del suo stato, Hazel non socializza molto con le sue coetanee, trascorrendo così molto tempo da sola a leggere. Un giorno però, il destino le fa incontrare Augustus Waters, un affascinante compagno di sventure che riesce a contagiarla con la sua voglia di vivere, le sue passioni e risate. Ma come una profezia scritta nelle stelle, il tempo a loro disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato.
Questo è un breve riassunto del best seller di John Green, “Colpa delle Stelle”. Un testo eccellente pur dovendo affrontare un tema difficile, doloroso e soprattutto reale, ma che l’autore riesce ad illustrare alla perfezione.

Hazel Grace è una protagonista molto spigliata, di quelle che lasciano il sorriso sulle labbra anche nei momenti più duri. I protagonisti del romanzo si fanno amare fin dalle prime righe, e state bene attenti, qui non si prova pietà per loro, ma li si ama perché hanno un mondo tutto loro per cogliere sia le semplici che le difficili avventure della vita.
Questo libro mi ha affascinata fin dalla prime pagine, versando anche qualche lacrima certo, ma la voglia di continuare a leggere era ancora più forte.
Una volta terminato il libro, ho deciso di organizzare un piccolo viaggio ad Amsterdam, dove nel romanzo i due giovani trascorrono ben tre giorni.
La capitale dei Paesi Bassi è entrata a far parte del Patrimonio dell’UNESCO nel 2010 grazie ai suoi affascinanti quartieri.
Attraversata da un vasto numero di canali, si suddivide in circa 90 isole, tutte collegate da un migliaio di ponti.Con questa caratteristica, viene conosciuta in tutto il mondo come la “Venezia dei Paesi Bassi”.
Visitare questa magnifica città era un’idea che mi frullava in mente già da un paio d’anni.. ma dopo aver letto “Colpa delle Stelle”, ho deciso che finalmente era arrivato il momento di partire!
Nel libro, viene nominato più volte l’albergo dove alloggiano Hazle e Augustus, ovvero l’Hotel Filosoof, collocato nelle vicinanze del Vondelpark, uno dei parchi più belli di tutta Amsterdam... L’unica descrizione della camera dove alloggiano ce la dà Hazel in maniera molto semplice: la descrive come una stanza piccola, con un letto matrimoniale addossato a una parete, una vecchia poltroncina polverosa, una scrivania e una mensola piena di libri.
Ora, visualizzando l’Hotel nel sito web, non sembra affatto come Green lo descrive nel suo libro… ma suvvia, lasciamo un po’ di spazio all'immaginazione.
Grazie a questo magnifico libro e alla trasfigurazione cinematografica, il Sandton Hotel de Filosoof propone una completa esperienza in stile “Colpa delle Stelle”, offendo la possibilità di alloggiare in una delle camera a tema di #TFIOS… un sogno per ogni fan! Okay.. ora non voglio sembrare una persona fissata con questa storia.. ma devo ammettere che anche io ho alloggiato in questo hotel a 3 stelle di Amsterdam perché l’offerta che ho trovato su hotelsclick.com era imperdibile. Un’esperienza del genere non poteva più accadere a dire il vero, quindi ho decido di cogliere l’occasione al volo. In hotel sono stati davvero molto cordiali… come da manuale, nella mia camera ho trovato una copia del libro e una cesta piena di gadget olandesi, tra cui una mappa con tutte le tappe che hanno visitato i due protagonisti ad Amsterdam.

Il libro non specifica tutte le attrazioni che si possono visitare in una città come questa, ma io ho fatto un tour completo da me…  ho fatto tappa a Piazza Dam per esempio, la piazza più famosa di tutta Amsterdam, da dove si può ammirare il Palazzo Reale e la Chiesa Nuova, un vero spettacolo.

Nel romanzo vengono descritti solo alcuni dei luoghi d’interesse della città, come il Rijksmuseum e il Vondelpark… eccoli in approfondimento:
- Il Rijksmuseum è un vero e proprio viaggio nella storia dell’arte olandese del Medio Evo, il tutto organizzato in un percorso allestito su quattro piani e ben 80 sale. Questa visita mi ha davvero appassionata, non pensavo che un museo potesse mai isolarmi dal mondo intero e teletrasportarmi quasi in un mondo parallelo. Se anche voi decidete di visitare questo fantastico luogo, vi consiglio di prendere parte a una delle tante visite guidate in italiano ovviamente, così da svolgere un’impeccabile percorso all’interno della storia.

- Il  Vondelpark lo classifico fra uno dei parchi più belli che abbia mai visto in tutta la mia vita. Questo magnifico luogo pubblico non viene utilizzato solo per passeggiate, jogging e picnic, ma anche per concerti e manifestazioni. Purtroppo durante la mia permanenza ad Amsterdam non c’erano eventi simili, ma sarebbe stato molto interessante partecipare ad uno di essi! :-) All’interno del parco si possono trovare anche numerosi laghetti, spazi per bambini, fontane, statue e profumate aiuole colorate. Vi consiglio di assaporare un gustosissimo tè al Ronde Blauwe Theehuis, uno dei più celebri bar del Vondelpark.


Un altro luogo di grande interesse storico che visitano i nostri protagonisti è la Casa-Museo di Anna Frank. L’abitazione dove si nascose per due anni assieme alla famiglia durante la Seconda Guerra Mondiale è collocata nel quartiere di Jordaan, lungo il canale Prinsengracht. All’interno del museo si può vedere l’alloggio segreto della famiglia dietro una libreria mobile e le stanze, ormaivuote della casa, le quali ancora oggi trasmettono gli eventi che si svolsero al suo interno. La storia e le vicende della famiglia Frank sono descritte da Anna attraverso documenti storici, fotografie e oggetti originali. Il diario originale di Anna è esposto all'interno del museo.
La visita alla Casa-Museo di Anna Frank mi ha compito davvero moltissimo, pensare a tutta quella sofferenza che quelle povere persone hanno dovuto affrontare per cercare di sopravvivere. Il percorso all'interno della casa comprende molto scale, ma tutto ciò viene “ripagato” attraverso un viaggio nel tempo molto istruttivo per tutti noi.




“Colpa delle Stelle” è un libro che tra sorrisi e lacrime, conquista. Pur essendo un argomento molto toccante e cupo, l’autore riesce comunque a parlaredella malattia sotto un altro aspetto.
Consiglio questa lettura a tutti voi, e dopo aver visto anche la trasfigurazione cinematografica chissà, magari anche voi deciderete di programmare un viaggio ad Amsterdam! ;-)

Buona lettura a tutti!

Ringrazio ancora Dafne... e toccherà davvero cominciare a pensarci a un viaggetto ad Amsterdam... non fosse per altro per il fatto che il Diario di Anna Frank è uno di quei libri che ho letto fino a consumarlo!!! 

domenica 2 novembre 2014

E trekking urbano fu...

Un trekking diverso da quello dello scorso anno, guide in parte diverse, un itinerario lungo (altro che i 2.5 km indicati... erano, gps alla mano, 3.6!), persone che mi si aggiungevano nel tragitto... sono partita con 37 persone... sono arrivata che ne avevo più di 50!
Più spigliata, più sicura... poi tanto... dopo che ieri il tg regionale mi ha pure intervistata... di cosa dovevo vergognarmi!??!? Certo che di dodici guide... proprio me dovevano beccare?!?? Avere la troupe che mi ha seguito per parte del percorso (quello in cui ero meno sicura) e che mi ha proprio messa nel servizio, con tanto di sottopancia con nome e cognome... perlomeno quest'anno non ci hanno scambiati per "un gruppo di studenti universitari" come era successo l'anno scorso!!!
Il materiale è archiviato, ho deciso che passerò la serata facendo qualcosa che non faccio da non so quanto tempo... guardare un film a casa! L'ultimo film che ho visto, al cinema, è stato "Il giovane favoloso" (faccio onore ai miei passati conterranei), ma a casa è una vita che non guardo più niente! Il pc, i blog che seguo, Facebook, mi portano via un sacco di tempo... ho deciso che però stasera qualcosa guarderò! Non so ancora cosa... ma ho talmente tanti film... a presto con gli articoli che vi ho promesso che posterò!!!
;)